Diritto Societario e Registro Imprese


Il Caso.it, Sez. Giurisprudenza, 26095 - pubb. 27/10/2021

Sulla legittimazione del socio a far valere il danno subito come riflesso del danno al patrimonio della società

Tribunale Roma, 19 Maggio 2021. Pres. Di Salvo. Est. Romano.


Società – Azione individuale del socio nei confronti dell'amministratore – Danno che costituisce il riflesso del pregiudizio al patrimonio sociale – Legittimazione – Esclusione

Fallimento della società – Azione individuale del socio per ottenere la reintegrazione del patrimonio della società – Legittimazione – Eslcusione



L'azione individuale del socio nei confronti dell'amministratore di una società di capitali non è esperibile quando il danno lamentato costituisca solo il riflesso del pregiudizio al patrimonio sociale, giacché l'art. 2395 c.c. esige che il singolo socio sia stato danneggiato «direttamente» dagli atti colposi o dolosi dell'amministratore, mentre il diritto alla conservazione del patrimonio sociale appartiene unicamente alla società; la mancata percezione degli utili e la diminuzione di valore della quota di partecipazione non costituiscono danno diretto del singolo socio, poiché gli utili fanno parte del patrimonio sociale fino all'eventuale delibera assembleare di distribuzione e la quota di partecipazione è un bene distinto dal patrimonio sociale, la cui diminuzione di valore è conseguenza soltanto indiretta ed eventuale della condotta dell'amministratore.

Il socio non è nemmeno legittimato ad agire per ottenere la reintegrazione del patrimonio della società, quando, una volta dichiarato il fallimento, spetta, in via esclusiva, agli organi della procedura concorsuale la legittimazione ad esercitare tanto l’azione sociale di responsabilità quanto l’azione dei creditori della società fallita. (Franco Benassi) (riproduzione riservata)


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